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SS Milazzo - Castiglione 1 - 1

IL VIDEO DELLA PARTITA

GALLERIA FOTOGRAFICA

RASSEGNA STAMPA

Stadio “Grotte di Polifemo” di Miazzo (ME), domenica 17 febbraio 2013, ore 14:30
Lega Pro, Seconda Divisione – Girone A

VI giornata del girone di ritorno
SS MILAZZO – FC CASTIGLIONE 1 – 1

SS Milazzo:
Tesoriero, Giusti (dal 73’ Prestia),Salustri,  Migliore (dal 49’ Morina), Strumbo, Urso, Simonetti, Guerriero, Suriano, Grandi (dal 55’ Mancini).
Altri a disposizione: Durantini, Buzzanca, Compagno, D’Amico.
Allenatore sig. Francesco Tudisco

FC Castiglione:
Iali, Ruffini, Pini, Mangili (dal 61’ Prevacini), Solini, Notari, Varone (dal 65’ Marongiu), Fabbro, Faroni (dall’81’ Borghetti), Talato.
Altri a disposizione: Bason, Brescianelli, Azzali, Maccabiti.
Allenatore sig. Lorenzo Ciulli

Arbitro il sig. Marco Serra di Torino
Marcatori: 64’ Chiazzolino, 74’ Suriano
Espulsi al 53’ Talato per fallo di reazione, al 71’ Pini per fallo da dietro. Espulso a partita conclusa Ruffini per diatriba verbale con l’arbitro
Ammoniti: Salutstri, Grandi; Varone, Fabbro
Angoli: 8 a 8
Recupero: 2’ (I) e 5’ (II)

Spettatori ed incasso non comunicati.
NOTE: campo per metà melmoso ed impraticabile, per metà “bruciato” e senza erba. Ad inizio gara, rispettato un minuto di silenzio per la morte di Carmelo Imbriani. I capitani delle squadre, inoltre, si sono scambiati una maglietta celebrativa della giornata realizzata per iniziativa dell’FC Castiglione a ringraziamento delle numerose testimonianze di stima e di affetto giunte, in queste settimane, alla segreteria aloisiana da parte di numerosi tifosi siciliani.

Il commento di Ernesto Valerio:
FATTORE “M”

M come Milazzo. M come maturità e malizia: è il fattore “M” il minimo comun denominatore della (quasi) storta missione rossoblu in terra siciliana. Nella trasferta più lunga della storia del club mantovano, i rossoblu strappano un pareggio che poteva diventare beffa, in casa del fanalino di coda. Maturità e malizia sono gli ingredienti che sono mancati al Castiglione durante il grosso della gara, soprattutto nella prima frazione di gioco dove il tabellino recitava “0” nella casellina delle occasioni da rete. Troppo poco per una vicecapolista, nonostante il campo in condizioni indecenti (per metà “bruciato” e per metà melmoso) ed un Milazzo sceso in campo con il coltello tra i denti dopo settimane di debacle interne ed esterne.  Il Castiglione ha giocato con la cattiveria ed il cinismo della grande solo dopo il primo rosso (inflitto ridicolmente a Talato, reo di aver dato un buffetto al petto di un avversario che lo strattonava e lo colpiva da un po’) ed aveva conquistato un sudato vantaggio con Chiazzolino. La seconda espulsione (giustamente assegnata a Pini per un ingenuo fallo da dietro a centrocampo) ha scombussolato la squadra che, a fatica, stava uscendo dal torpore emotivo ed agonistico che la stava contraddistinguendo, ed è arrivato il pareggio siciliano dopo una decina di minuti. Da lì alla fine, il fortino messo su da Iali e compagni ha retto nonostante il doppio svantaggio numerico, ed addirittura Solini e Borghetti rischiavano al 93’ di regalare una incredibile vittoria agli aloisiani, ma il portiere di casa ha in due occasioni trovato la parata della domenica (la seconda occasione - di Borghetti - è comunque apparsa ai più dentro la rete, ma tant’è). Non c’è due senza tre… ed ecco che, folgorato sulla via non di Damasco ma degli spogliatoi, l’arbitro espelleva anche capitan Ruffini colpevole, a suo dire, di offese nei confronti della terna. Oltre al danno (le immagini potrete vederle e giudicare), la consueta e cinica beffa.
Si torna a casa comunque con un bagaglio importate di esperienza e di conoscenza, con una trasferta oramai alle spalle che resterà nella storia del calcio castiglionese (stoica e bellissima - su tutto -  la presenza di una dozzina di tifosi, Sparuta Presenza e non, sui rumorosi spalti siciliani). Speriamo, inoltre, che possa diventare una “lezione” (passateci il termine) per i protagonisti in campo, una di quelle cicatrici che restano visibili sulla pelle per un po’ e danno il la ad una risposta di orgoglio e di fame, così come fu a dicembre la scoppola di Casale. Domenica c’è il Fano, c’mon Castiglione.

 

Ps. Nelle prossime settimane su questi spazi e nel nuovo numero di “Tuttosport Castiglione”, immagini, video, commenti, ecc. relativi alla storica trasferta siciliana, con i reportage realizzati da tutti i presenti. Un piccolo archivio per coloro che avrebbero voluto esserci e per coloro che un giorno sentiranno dirsi “io c’ero”.

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